Come si fanno le riprese per un documentario naturalistico?
Ventottesimo appuntamento con Cazzo, la Newsletter!
Buon 2024 a tutti!
Ho deciso di inaugurare il nuovo anno della newsletter, provando a rispondere alla domanda che ho inserito come titolo.
La curiositĆ su come facciano BBC e altri a realizzare certe riprese di animali nel loro ambiente naturale, con una definizione superiore allāHD e cogliendo momenti unici del regno animale, a dire la veritĆ ce lāho fin da quando ero piccolino e guardavo con occhi cosƬ š i documentari di Super Quark nelle calde sere dāestate.
Ho fatto un poā di ricerche e ho scoperto un mondo fatto sƬ di nuove tecniche di ripresa sempre piĆ¹ ricche di dettagli e ben definite, ma anche costituito dallāantichissima tecnica del āpiazzati in un buon punto e aspetta. Aspetta e ancora aspettaā.
Stiamo attraversando un periodo di aumento della domanda di contenuti naturalistici e l'espansione del settore ĆØ alimentata da un aumento delle reti di finanziamento e di distribuzione, poichĆ© ai tradizionali committenti di film naturalistici - BBC, Discovery Channel e National Geographic - si stanno aggiungendo gli streamer Amazon, Apple TV Plus, Disney Plus e Netflix.
I cine operatori naturalistici si avvalgono di nuove tecnologie che consentono di effettuare riprese in luoghi e modi che prima non erano possibili.
Sono ormai ampiamente disponibili telecamere robuste e ad alta risoluzione, con funzione di pre-registrazione, in grado di catturare riprese d'azione improvvise ad alta frequenza di fotogrammi e con la possibilitĆ di riprendere in condizioni di scarsa illuminazione.
Le telecamere Red sono onnipresenti, ma alcune sono preferite da Arri e Sony.
Con le nuove telecamere Red, due ore dopo il tramonto, ĆØ ancora possibile effettuare riprese. La tecnologia permette di insinuarci ancora di piĆ¹ nella notte senza avere un impatto sulla fauna selvatica.
Per le riprese aree si fa ormai sempre piĆ¹ spesso affidamento ai droni, come nel caso del documentario āIslandsā incentrato sull'isola Zavodovski, un'isola vulcanica disabitata (tranne che per i pinguini sottogola) nell'Atlantico meridionale. "In termini di luoghi remoti, l'unica cosa che ĆØ stata enormemente utile per 'Islands' sono stati i droni, perchĆ© non avremmo potuto prendere gli elicotteri", ha detto Elizabeth White, produttrice dellāepisodio, la cui sfida piĆ¹ difficile ĆØ stata quella di riprendere i pinguini sottogola.
Sebbene White e il suo team si siano accampati su una roccia affiorante e abbiano usato telecamere a mano per riprendere i pinguini da vicino, la maggior parte delle panoramiche che mostrano i milioni di pinguini e il modo in cui saltano nelle acque rocciose sono state realizzate con i droni. Avere un buon pilota per il drone dotato di una costosa telecamera era essenziale.
E per quanto riguarda le strepitose immagini di insetti in primissimo piano?
Per quelle si utilizza una Frankencam, un'elaborata attrezzatura progettata dal cameraman Martin Dohrn per filmare formiche e altri insetti o piccoli animali, in primo piano e in alta definizione.
Frankencam consente all'obiettivo grandangolare di muoversi in qualsiasi direzione, con l'operatore che utilizza un telecomando.
Qualsiasi telecamera azionata a mano causerebbe un'immagine traballante e spaventerebbe gli animali.
E se per caso volessimo riprendere un orso che si gratta su un albero come nel āLibro Della Giunglaā?
Ci ha pensato la BBC che ha realizzato delle riprese per il suo documentario āPlanet Earth IIā.
La troupe ha nascosto le telecamere in un luogo che sapevano frequentato da orsi, grazie al supporto di scienziati.
Gli orsi che si grattano sono un esempio di come probabilmente non si riuscirebbero a vedere certe immagini senza sapere dove piazzare con precisione le telecamere comandate da remoto, poichĆØ un cameraman su un albero distrarrebbe l'orso, oltre che essere una situazione pericolosa per il cameraman.
Il risultato finale ĆØ esilarante, proprio come si vede nel cartone Disney.
Vi consiglio di guardare il video ascoltando anche la musica.
Ć impossibile non amare i documentari naturalistici e il pubblico la pensa come me, data la continua domanda di contenuti del genere.
I filmati sono ancor piĆ¹ affascinanti, se si guarda dietro le quinte e ci si rende conto di quanti professionisti lavorino e di quanta tecnologia di ripresa e montaggio video sia utilizzata per realizzarli.
Bravo Rub šš